Come diventare un clown dottore con passione e semplicità.
E´ rivolto a tutte le persone che hanno il desiderio di stare vicino alle persone in difficoltà con un sorriso. Il corso si terrà per le persone che abitano a Milano, Varese e Como, il 4-5-6 Marzo 2011. Il fine è quello di creare nuovi clowndottori che operino in ospedale per il Dottor Sorriso.
sabato 24 settembre 2011
venerdì 23 settembre 2011
Il dottor Sorriso
http://www.dottorsorriso.it/index.php
Questo è il sito ufficiale del Dottor Sorriso, un'organizzazione ONLUS che promuove la clownterapia in Italia e che porta più sorrisi negli ospedali!
Questo è il sito ufficiale del Dottor Sorriso, un'organizzazione ONLUS che promuove la clownterapia in Italia e che porta più sorrisi negli ospedali!
Il "Meyer" di Firenze
Nella sala d'attesa del Day hospital al Meyer di Firenze, un bambino sgrana gli occhi davanti a una cascata di bolle di sapone.
Artefici dell'atmosfera quasi magica che circonda il piccolo paziente sono il dottor Bretella e dottoressa Nuvola, due clown-dottori doc, con tanto di targhette appuntate sui loro camici bianchi. Come ogni martedì e giovedì si lanciano nelle corsie dell'ospedale armati dei loro immancabili strumenti, tra i quali una chitarrina per intonare un motivo allegro o qualche pallina colorata da far sparire con un "abracadabra". Sono due dei 14 clown-dottori che operano stabilmente nell'ospedale fiorentino, selezionati e addestrati due anni fa con un corso di formazione professionale, denominato "Clown in corsia", finanziato dal Fondo sociale europeo.
A credere in questo progetto, il primo in Italia, sono stati diversi enti, a cominciare dalla stessa azienda ospedaliera Meyer assieme alla Regione Toscana, il teatro della Pergola, le associazioni Armunia e Clown Aid.
Il fondatore di quest'ultima, Vlad Olshansky, in arte dottor Bobo e il fratello Yuri, direttore artistico del progetto "Clown in corsia", hanno introdotto in Italia la clownterapia dopo averla sperimentata come membri del Clown Care Unit (Unità sanitaria di Clown) del Big Apple Circus di New York.
I clown dottori sono dunque dei professionisti che affiancano il personale medico, portano allegria a bambini malati come Paolo, ricoverato nel reparto di malatie infettive, che assite curioso ai giochi di prestigio del dottor Bretella. "Ora creo suspancia - intona quasi solenne - e oplà, la pallina non c'è più". Dottoressa Nuvola invece sventola un fazzoletto rosa trasparente, dal suo cappello spunta un girasole gigante che attrae l'attenzione dei piccoli.
Un connubio ben riuscito quello tra i clown e i medici del Meyer, come fa notare il pediatra Nicola Monterisi, direttore sanitario. "Il clown - spiega - è il gioco che si fa persona, entra subito in piena sintonia con i bambini. Da quando operano nei nostri reparti abbiamo visto cambiare in meglio una situazione già avviata qui al Meyer, dove è viva la presenza di volontari che da sempre distolgono i bambini da quella consapevolezza del dolore legato inevitabilmente al ricovero".
Monterisi però traccia una distinzione ben precisa tra comicoterapia alla Patch Adams e l'assistenza dei pagliacci. "Non condivido - dice - l'idea che una malattia possa essere curata solo con il sorriso , considerata da Patch Adams la panacea, la medicina universale. Ciò comporterebbe dei rischi enormi. Detto questo, però, il sorriso è sicuramente uno strumento importante che porta al risparmio di terapie antidolorifiche. L'assistenza dei clown ha portato a una riduzione notevole del trattamento a base di antidolorifici perché rende il paziente più recettivo alla terapia ordinaria".
C'è quindi preparazione e studio dietro i clown-dottori del Meyer di Firenze. Una volta al mese, spiega Caterina Bicocchi, attrice e direttore amministrativo di "Clown in corsia", viene fatto un incontro con i maestri Vlad e Yuri Olshansky che sono i supervisori dei clown.
Nel capannone dove questi artisti si trasformano nei dottori dal naso rosso di gomma una parete è costellata di disegni e dediche dei piccoli pazienti.
Un modo per dire grazie a chi regala un sorriso sul volto di chi soffre.
Il valore di un sorriso
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJE_ggyAIlT3VZRhfE5zmcBkLzijkrqnGvg27wcsi_HO53PoTGn2M5-a4qkW6QEOUCEKtWY3bQDrOXglkpVf5loCRPk6JyoLSpBVdsjPXAiqnmYAWpR82gvj8W-Vhnr-LfQOFktEXokwE/s1600/imagesCA94NVUK.jpg)
ma vale molto.
Arrichisce chi lo riceve e chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo valore è talora eterno.
Nessuno è tanto ricco da poterne fare a meno,
e nessuno è talmente povero da non poterlo dare.
In casa porta felicità,
nella fatica infonde coraggio.
Un sorriso è un segno di amicizia,
un bene che non si può comprare,
ma solo donare.
Se voi incontrerete chi un sorriso non vi sa dare,
donatelo voi.
Perché nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come colui che ad altri darlo non sa.
"Patch Adams" Il film
Patch Adams è un film del 1998 prodotto negli USA, liberamente tratto dall'autobiografia di Hunter Patch Adams, narra di un personaggio controcorrente che introduce la risoterapia nei primi anni settanta.
Da questo film si è iniziata a diffondere la cultura del sorriso anche in Italia; molte resistenze sono diminuite e si è iniziato ad attribuire valore al contatto umano, incentivando così molte associazioni volontarie a regalare anche solo un sorriso per aiutare i pazienti.
Ciò comporta una riduzione all'uso di antidolorifici: gli antidolorifici agiscono tutti sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendolo che il dolore non ci sia, ma anche una buona risata o una piacevole emozione possono raggiungere un effetto simile (con notevoli vantaggi per l'organismo).
Il film vede come protagonista l'attore americano Robin Williams, questo ruolo gli sembra cucito addosso.
"Patch è stato fatto entrare nella categoria degli illusi. E' stato definito un nuovo Don Chisciotte - ha dichiarato Robin Williams - ma la gente ha apprezzato la sua dedizione, il suo impegno e la sua intelligenza. Non lotta contro i mulini a vento, fa tutto quello che è necessario per aiutare le persone".
Da questo film si è iniziata a diffondere la cultura del sorriso anche in Italia; molte resistenze sono diminuite e si è iniziato ad attribuire valore al contatto umano, incentivando così molte associazioni volontarie a regalare anche solo un sorriso per aiutare i pazienti.
Ciò comporta una riduzione all'uso di antidolorifici: gli antidolorifici agiscono tutti sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendolo che il dolore non ci sia, ma anche una buona risata o una piacevole emozione possono raggiungere un effetto simile (con notevoli vantaggi per l'organismo).
Il film vede come protagonista l'attore americano Robin Williams, questo ruolo gli sembra cucito addosso.
"Patch è stato fatto entrare nella categoria degli illusi. E' stato definito un nuovo Don Chisciotte - ha dichiarato Robin Williams - ma la gente ha apprezzato la sua dedizione, il suo impegno e la sua intelligenza. Non lotta contro i mulini a vento, fa tutto quello che è necessario per aiutare le persone".
giovedì 22 settembre 2011
Come nasce...
Una clownterapia “ante litteram” veniva applicata da Angelo Paoli (1642-1720), sacerdote carmelitano italiano beatificato nel 2010 anche per le sue molteplici attività caritative: si travestiva da buffone e si truccava per far sorridere i malati.
Ma l’origine della clownterapia moderna si deve al dottor Hunter Patch Adams. Egli iniziò a formulare una teoria sulla felicità partendo dall’esperienza negativa che l’ha visto protagonista quando era ancora un adolescente: egli, infatti, fu ricoverato in una clinica a causa di una forte depressione che lo stava conducendo lentamente al suicidio.
Dopo essersi iscritto alla Facoltà di medicina, intraprende degli studi su un campione di pazienti ricoverati in ospedale. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pazienti affiancando la ricerca del benessere alle terapie mediche.
Nel 1983 Adams, con la collaborazione di alcuni amici, riuscì finalmente a realizzare il Gensundheit Institute - Istituto della Salute nelle montagne del West Virginia: in questa struttura il rapporto tra pazienti e dottori si basava sulla fiducia reciproca e buon umore, mentre gioia e creatività divennero prescrizioni essenziali delle sue cure.
Ma l’origine della clownterapia moderna si deve al dottor Hunter Patch Adams. Egli iniziò a formulare una teoria sulla felicità partendo dall’esperienza negativa che l’ha visto protagonista quando era ancora un adolescente: egli, infatti, fu ricoverato in una clinica a causa di una forte depressione che lo stava conducendo lentamente al suicidio.
Dopo essersi iscritto alla Facoltà di medicina, intraprende degli studi su un campione di pazienti ricoverati in ospedale. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pazienti affiancando la ricerca del benessere alle terapie mediche.
Nel 1983 Adams, con la collaborazione di alcuni amici, riuscì finalmente a realizzare il Gensundheit Institute - Istituto della Salute nelle montagne del West Virginia: in questa struttura il rapporto tra pazienti e dottori si basava sulla fiducia reciproca e buon umore, mentre gioia e creatività divennero prescrizioni essenziali delle sue cure.
Cos'è la clownterapia?
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd7F1mTyz8EaAfo191R06gcE_TRv4ahe3QaVo1amct51l2B1Kd4vK1-7ojfYQJ8B1yb1pD49G-ZFgfpyZpBGEjJdDEzW7JTs1go9rGN0FYqZY9G0oOwYLetles50ZDmXTYJVwYwM457OM/s1600/300px-Volontariclowndicorsia.jpg)
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