Una clownterapia “ante litteram” veniva applicata da Angelo Paoli (1642-1720), sacerdote carmelitano italiano beatificato nel 2010 anche per le sue molteplici attività caritative: si travestiva da buffone e si truccava per far sorridere i malati.
Ma l’origine della clownterapia moderna si deve al dottor Hunter Patch Adams. Egli iniziò a formulare una teoria sulla felicità partendo dall’esperienza negativa che l’ha visto protagonista quando era ancora un adolescente: egli, infatti, fu ricoverato in una clinica a causa di una forte depressione che lo stava conducendo lentamente al suicidio.
Dopo essersi iscritto alla Facoltà di medicina, intraprende degli studi su un campione di pazienti ricoverati in ospedale. Da sempre convinto che risata e sorriso portassero enormi benefici, Adams iniziò a visitare i suoi pazienti travestito da clown. Passo dopo passo il suo sogno prendeva forma: realizzare una casa-ospedale dove curare i pazienti affiancando la ricerca del benessere alle terapie mediche.
Nel 1983 Adams, con la collaborazione di alcuni amici, riuscì finalmente a realizzare il Gensundheit Institute - Istituto della Salute nelle montagne del West Virginia: in questa struttura il rapporto tra pazienti e dottori si basava sulla fiducia reciproca e buon umore, mentre gioia e creatività divennero prescrizioni essenziali delle sue cure.
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